
L’allenamento alla scrittura manuale - la pensano così gli esperti - aiuta i bambini a sviluppare le loro qualità intellettive mentre al contrario la scrittura digitale del computer, nonostante l’efficacia, allontana le parole dal potere introspettivo e riflessivo del singolo. Perché la tastiera compromette l’intimità con il pensiero collegato alla mano e inibisce l’atto altamente creativo che si ha quando la scrittura della penna scorre su un foglio. Scrivere di proprio pugno è esplorazione di sé, intuizione, messaggio spirituale.
Bene. Ci si chiede però se la scrittura a mano abbia effettivamente un futuro.
E se lo chiedono anche quelli dell’Associazione Calligrafica Italiana – ACI, visto che hanno organizzato due giornate di incontri sul tema della scrittura a mano in collaborazione con l’Archivio di Stato di Milano.
La scrittura a mano ha un futuro? Può sopravvivere con l’avvento dell’era digitale? Perché scrivere con la penna oggi? Ci interessa ancora? Fra mezzo secolo sapremo ancora scrivere in corsivo?
Chissà.